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Foto scattata durante la serata in onore del Maestro Gualtiero Marchesi |
Poche cose nella vita danno soddisfazione come il cibo (e il vino ovviamente, ma che ve lo dico a fare :-) )..
Niente mi appaga come lo scoprire un ingrediente all'interno di un piatto, o il sentire come un elemento entri in contrasto o, al contrario, come si sposi magnificamente all'altro. La cucina è gioia, e non solo per me che la vivo come la mia più grande passione (da tempi non sospetti e anni luce precedente ai vari programmi televisivi culinari, ci tengo a precisarlo...la cucina non è moda, la cucina è radice culturale); credo lo sia per tutti, soprattutto in Italia dove è normale mangiare in famiglia tutti insieme e dove è altrettanto normale stare seduti a tavola, magari la domenica a pranzo, per delle ore parlando dell'argomento che più ci appassiona: la cucina!
In Franciacorta ci sono grandi ristoranti, piccole osterie storiche, trattorie che esistono da decenni; e poi ci sono le "perle", quei posti che negli anni si sono distinti per abilità e maestria e che ora sono conosciuti da tutti.
Grande pioniere dell'alta cucina italiana, quando i re incontrastati erano solo i cugini transalpini, il Maestro Gualtiero Marchesi con la sua Albereta ha portato i gourmet di tutta Italia e di mezzo mondo, a cenare nel cuore della Franciacorta. Ha fatto da insegnante e da mentore per gran parte delle stelle culinarie dello stivale, che da qui sono partite per il successo come Andrea Berton, Carlo Cracco, Enrico Crippa, Ernst Knam, Davide Oldani e tanti altri.
Ora che ha lasciato la Franciacorta, il testimone "Michelin" è rimasto in mano a due dei miei cuochi prediletti: Stefano Cerveni del Ristorante Due Colombe a Borgonato e Philippe Léveillé del Miramonti l'Altro a Concesio (paese ad un passo dalla Franciacorta).
Esperienze mistiche in entrambi i ristoranti, propongono due cucine totalmente differenti e direi imparagonabili: puntata sulla semplicità stilistica ed esecutiva e sulla territorialità per il primo, e sulla fusione di due territori (Léveillé è Bretone ma vive in Italia da una vita) e sulla elaborazione per il secondo.
Certamente non per tutti i giorni (ovviamente essendo due ristoranti stellati non sono sempre accessibili), certamente per dei giorni speciali da ricordare!
Un'altra scusa in più per venire in Franciacorta...no?
(mannaggia a me e a questi post che mi fanno venire fame, pur avendo già cenato..uff)
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